La chiesa parrocchiale di San Giorgio su Legnano, intitolata alla Beata Vergine Assunta, è stata realizzata su progetto dell’Architetto Ugo Zanchetta di Milano, per volontà soprattutto dell’allora parroco don Pietro Ermolli (1888-1972).
Si presenta con un grande vano a pianta ottagonale, coperto da cupola, sormontata da lanterna a forma ottagonale. Su quello che costituisce l’asse principale si apre il portone di ingresso, a cui corrisponde, sul lato opposto, il presbiterio, a pianta quadrata, absidato, coperto da cupola semisferica, sormontata da lanterna a forma ottagonale. Sui restanti sei lati si aprono le corrispondenti cappelle, tre a sinistra e tre a destra, di cui le due centrali (cappella della Madonna Addolorata e cappella del Sacro Cuore) coperte da cupola semisferica, sormontate anch’esse da lanterna a forma ottagonale.
La chiesa, in stile neo-rinascimentale, è costruita principalmente in mattone a vista, ricalcando la tradizione delle antiche chiese lombarde, mentre la cupola è in cemento armato.
I lavori di costruzione ebbero inizio venerdì 3 marzo 1933. La prima pietra fu posta il 24 aprile dello stesso anno. I lavori durano poco più di un anno, terminando nell’ottobre del 1934. La consacrazione avvenne, per opera dell’allora Arcivescovo di Milano, Cardinale Ildefonso Schuster, il 24 aprile del 1935.
LA CHIESA IN CIFRE
- Superficie coperta: mq. 1700;
- Cupola: diametro metri 30 x metri 25 di altezza (all’imboccatura della lanterna), altezza totale: metri 38 (alla croce sormontante la lanterna);
- Campanile: base metri 6,50 x 6,50 x metri 55 altezza.
OPERE PRESENTI
Vecchio altare maggiore (prima metà del XIX° secolo): in stile neoclassico, proviene dalla vecchia chiesa parrocchiale. A seguito della ristrutturazione del presbiterio e della collocazione del nuovo altare maggiore, secondo i dettami del Concilio Vaticano II°, venne trasferito nella cappella a sinistra trasformandola in cappella del SS. Sacramento.
Cappelle laterali: sono tutte provenienti dalla vecchia chiesa parrocchiale, tra esse si distingue quella di San Bernardino arricchita da una bella pala d’altare della seconda metà del XVIII° secolo, raffigurante il santo, del pittore bustocco Biagio Bellotti (1714-1789).
Organo (1850): costruito dalla prestigiosa famiglia Portinari di Magenta, proveniente dalla vecchia chiesa parrocchiale.
Via Crucis (1935): costituita da 14 formelle in bronzo distribuite lungo i pilastri principali della chiesa.
Pavimento (1942/43): ha un’estensione di circa 700 mq (escluso le cappelle), di cui 250 mq sono in lastre di marmo e la restante parte è costituito da tessere a mosaico riproducenti alcuni simboli mariani.
Battistero (1966): decorazione a mosaico della parte absidale a cura della Scuola del Beato Angelico di Milano sul tema: “fioriranno nella casa del Signore piantati negli atrii della casa di Dio”.
Altare maggiore (1973): opera notevole dello scultore Gino Casanova, realizzato in un unico blocco di marmo giallo-roano, pesante circa 12 tonnellate, misura 3 metri di lunghezza per 1,40 di larghezza per 1 metro di altezza. Sono rappresentate rispettivamente sul lato principale la morte, la resurrezione e l’ascensione di Gesù Cristo; sui due lati minori la presentazione di Gesù al tempio e la missione degli apostoli. Sul lato posteriore, le nozze di Cana, la resurrezione di Lazzaro, la pesca miracolosa.
Mosaico absidale (1975): opera del pittore Mario Cornali dell’Accademia di Bergamo e dei mosaicisti Fratelli Toniutti di Bollate. Composto da circa 700.000 tessere di mosaico, rappresenta la figura di Cristo che viene alla fine del mondo (“vieni Signore Gesù” – Apocalisse) circondato dalla Vergine e da undici figure di Santi tra cui si riconoscono Pietro, Giorgio, Francesco, Rita da Cascia e Papa Giovanni.
Portone ingresso (1981): opera pregevole dello scultore Ferrari di Ponte di Legno. La struttura è in ferro e acciaio del peso complessivo di quindici quintali. La facciata esterna della porta è tutta una fusione di bronzo, con sei pannelli che raffigurano alcuni momenti importanti della vita della Madonna (Annunciazione – visita a Santa Elisabetta – La Vergine ai piedi della croce – la Pentecoste – l’Assunzione – la Madonna madre della Chiesa).
Sul lato interno della chiesa sono applicati sei pannelli in rame che raffigurano il Battesimo di Gesù – le nozze di Cana – le beatitudini – la guarigione del paralitico calato dal tetto – l’incontro con la Samaritana.
Vetrate cappelle (1984): sono in vetri colorati cotti a gran fuoco, su vetri antisfondamento, realizzate dalla ditta Grassi di Milano. In essi vengono richiamati i simboli dell’Eucarestia.
Vetrate cupola (1984): le sette finestre rotonde della cupola sono realizzate in vetro-cemento su disegno del pittore Normanni.
Mosaici vano principale (1985/1987): sovrastanti le altrettante cappelle ed il vano d’ingresso principale, composti da tre riquadri di dimensioni diverse (uno principale e due di supporto con immagini minori) rappresentano, partendo da destra dell’altare maggiore: l’apparizione di Gesù Risorto alla Maddalena, la Crocifissione, San Bernardino, la venuta di Cristo alla fine del mondo, il Battesimo di Gesù, l’Assunzione di Maria, l’ultima cena. Sono opera dei mosaicisti Fratelli Toniutti su disegni del pittore P. Fumagalli.
Cupola (1999-2000): in 1400 metri quadri, l’artista Valentino Vago, di Barlassina, ha dipinto l’Apocalisse.
La lettura concatenata parte dalla vela sopra l’altare del S. Cuore: Gesù parla alla Chiesa: la giudica e la giustifica. La Chiesa ascolta in preghiera;
prosegue con la vela sopra l’altare di S. Bernardino: I destini del mondo sono affidati a Cristo risorto: il significato della storia;
vela sopra il portone centrale: La donna e il drago: lo scontro tra il bene e il male arriva al suo culmine;
vela sopra la cappella del battistero: La caduta di Babilonia: la città senza Dio viene distrutta;
vela sopra l’altare della Madonna Addolorata: Cieli nuovi e terra nuova;
chiudono la vela sopra l’altare maggiore e le due a fianco che vogliono rappresentare la città nuova, la Gerusalemme celeste attraverso le figure più importanti: la SS. Trinità che incorona la Vergine.
Le due vele che stanno a destra e a sinistra rappresentano gli angeli e i santi che fanno corona alla Trinità, la adorano e la contemplano.
Nella cupola sopra l’altare maggiore è rappresentato, in un fondo intenso di giallo e di azzurro, l’Agnello immolato richiamo alla fede in Gesù che si immola sulla croce per la nostra salvezza ed all’Eucaristia.