Desideriamo dare una comunicazione sull’Unità Pastorale e su alcune sue realizzazioni, secondo il modo di una breve intervista.
Che cosa è l’unità pastorale tra due o più Parrocchie?
È una forma di comunione, collaborazione e corresponsabilità tra due o più Parrocchie.
La comunione deve essere innanzitutto con il Signore Gesù, che è la fonte di ogni bene.
La collaborazione è per il sostegno e la valorizzazione di tutti i cristiani. Ognuno, infatti, ha un dono “particolare” per il bene di tutti (cfr 1 Cor 12) La collaborazione si manifesta proficua per la proposta del vangelo a chi ancora non ha la fortuna di essere cristiano o a chi si è smarrito.
La corresponsabilità volge le pluralità di attitudini a svilupparsi nell’armonia dell’unico intento: andare a Cristo e condurre a Cristo. La corresponsabilità è non solo nel “fare”, ma anche nel diventare più cristiani insieme: prendersi cura gli uni degli altri, per cui “ Se uno soffre, tutti gli altri soffrono insieme; e se uno è onorato, tutti gioiscono con lui. “ ( cfr 1 Cor 12,24)
Quale è il suo giudizio circa questa “nuova” realtà pastorale che si sta realizzando anche da noi?
Il mio giudizio sulla sua natura della comunione-collaborazione e corresponsabilità tra più parrocchie è molto positivo, perchè è una forma di realizzazione anche visibile della realtà della Chiesa che è simile a quella di un corpo vivo e vivente, perchè “ arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto”. S Paolo prosegue così nel descrivere i beni dello stare e vivere nella Chiesa come corpo vivo e vivente di Cristo: “ Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina. Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità.” (cfr Ef 4,12-16)
Quali sono alcune modalità di questa unità pastorale tra San Giorgio e Canegrate?
Nell’unità pastorale tra S Giorgio e Canegrate ci sono due Parroci; quello di S Giorgio e quello di Canegrate; il Coordinatore è il Parroco di Canegrate. Ci sono due distinti Consigli parrocchiali e un Consiglio pastorale dell’Unità pastorale.
Il Consiglio di una parrocchia avrà attenzione prevalentemente alle necessità e alle caratteristiche della singola parrocchia; il Consiglio dell’Unità pastorale avrà prevalentemente l’attenzione a tutta l’Unità pastorale e alla realizzazione della comunione, collaborazione e corresponsabilità tra le due Parrocchie.
Molte realtà di “comunione, collaborazione e corresponsabilità” tra S Giorgio e Canegrate già esistono e operano. Ora ne accenno a due:
- la prima: il coordinamento degli Oratori per l’educazione cristiana dei ragazzi e dei giovani. E’ ancor presto per accorgercene chiaramente. I buoni risultati che già c’erano si svilupperanno in risultati più ampi e migliori.
- la seconda: il nuovo orario delle celebrazione liturgiche.
Qui se ne dà la comunicazione dettagliata. Ad uno sguardo, pur veloce e complessivo, appare che l’offerta di occasioni di celebrazioni liturgiche comunitarie, con l’Unità pastorale, non viene limitata, ma ampliata.
Le nostre due parrocchie hanno la fortuna di essere molte vicine, territorialmente quasi unite, con le due chiese molto vicine tra loro, per cui è molto facile spostarsi dall’una all’altra.
Può essere opportuna una precisazione: la propria parrocchia deve continuare ad essere il punto di riferimento preferenziale così da evitare di essere come continuamente “dispersi” tra una parrocchia e l’altra.
Il Parroco di San Giorgio e il Parroco di Canegrate